Storia e coscienza di classe by György Lukàcs

Storia e coscienza di classe by György Lukàcs

autore:György Lukàcs
La lingua: ita
Format: epub, mobi
pubblicato: 2013-11-13T05:00:00+00:00


Note

1 Kant, Kritik der reinen Vernunft, Reclam, p. 17 [Critica della ragion pura, trad. it. a cura di G. Gentile e di G. Lombardo-Radice, Bari, Laterza, 1949, I, p. 20].

2 Kapital, I, 336 [trad. it. I, 2, p. 72, nota].

3 Cfr. Tönnies, Hobbes' Leben und Lehre, ed in particolare E. Cassirer, Das Erkenntnisproblem in der Philosophie und Wissenschaft der neueren Zeit [Storia della filosofia, trad. it. a cura di G. Colli, Torino, Einaudi, 1955]. Le osservazioni di questo libro, alle quali avremmo ancora occasione di rifarci, sono per noi preziose perché sono state ottenute da un punto di vista completamente diverso e tuttavia illustrano lo stesso decorso evolutivo, l’influsso del razionalismo matematico, fondato sulla scientificità « esatta ». sul sorgere del pensiero moderno.

4 Kapital, I, p. 451. Cfr. Anche Gotti, op. cit., pp. 238-245, in particolare sul contrasto con l’antichità. Perciò non bisogna accentuare astrattamente ed in modo astorico il concetto di « razionalismo », ma è necessario definire esattamente l’oggetto (il campo di vita) a cui esso si riferisce, ed anzitutto quegli oggetti a cui non è riferito.

5 Max Weber, Gesammelte Aufsätze zur Religionssoziologie, II, pp. 165-170. Anche lo sviluppo di tutte le « scienze specialistiche » in India mostra una struttura di questo genere: una tecnica estrema-mente avanzata nel particolare, senza riferimenti ad una totalità razionale, senza intraprendere il tentativo di razionalizzare l’intero, di elevare a categorie universali le categorie razionali. Ivi, pp. 146-147, 166-167. Lo stesso accade nel caso del « razionalismo » del confucianesimo. Ivi, I, p. 527.

6 Kant porta qui a compimento la filosofìa del XVIII secolo. Sia lo sviluppo Locke-Berkeley-Hume, sia quello del materialismo francese si muovono in questa direzione. Delineare i singoli momenti di questi diversi indirizzi e le loro decisive divergenze esula dai limiti di questo lavoro.

7 Kritik der reinen Vernunft, pp. 403-404 [trad. it. pp. 515-416]. Cfr. anche ivi, pp. 330.

8 Feuerbach ha stabilito un legame tra la trascendenza assoluta (rispetto all’intelletto) della sensibilità e la contraddizione nell’esistenza di Dio: « La dimostrazione dell’esistenza di Dio oltrepassa i limiti della ragione. Sta bene. Ma nello stesso senso in cui oltrepassa i limiti della ragione anche il vedere, l’udire, l’odorare ». Das Wesen des Chrislenlus,Reclam, p. 303 [L. Feuerbach, L'essenza del Cristianesimo, trad. it. a cura di E. Cometti, Milano, Feltrinelli, 1960, p. 243], A proposito di argomentazioni analoghe in Hume e in Kant, cfr. Cassirer, op. cit., II, p. 608.

9 Questo problema trova la sua più chiara formulazione in Lask: « Per la soggettività [cioè per la soggettività logica del giudicare] non è affatto cosa ovvia, ma rappresenta anzi il fine essenziale delle sue ricerche, accertare in quale categoria la forma logica in generale si differenzi quando occorre cogliere categorialmente un materiale particolare determinato o, in altri termini, quale materiale particolare costituisca il campo materiale delle singole categorie ». Die Lehre vom Urteil, p. 162.

10 Op. cit. p. 564 [trad. it. p. 581].

11 Non possiamo qui discutere il fatto che né la filosofia greca (forse ad eccezione di pensatori molto tardi,



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